Con i piedi radicati nelle sue radici e lo sguardo rivolto al futuro, Alex Atala è soprattutto appassionato. Per il Brasile, per la natura, per la gastronomia, per la vita. Mosso da sfide e da un grande sentimento di indignazione, Atala riesce con estrema delicatezza e tecnica a trasformare questa energia creativa in esperienze indimenticabili per chi ha l'opportunità di provare le sue invenzioni. Il suo obiettivo è esplorare tutte le possibilità gastronomiche degli ingredienti nazionali, combinando basi classiche con tecniche attuali. Tuttavia, con audacia e lungimiranza, Atala va oltre i confini della cucina e agisce da cittadino responsabile, valorizzando il piccolo produttore, incoraggiando i giovani professionisti e sostenendo progetti del terzo settore. 

Sotto l'influenza della famiglia, fu durante l'infanzia che Alex Atala ebbe il suo primo contatto con la regione amazzonica. All'età di 19 anni, presso la scuola alberghiera di Namur, in Belgio, Atala ha iniziato la sua carriera come chef. In Francia ha lavorato presso il ristorante Jean Pierre Bruneau ed è stato internato presso il rinomato Hotel de la Cote D'Or. Poi si è lanciato per nuove sfide nelle cucine di Montpellier e Milano.
Tornato a San Paolo nel 1994, ha immediatamente attirato l'attenzione per la sua esibizione alla guida dei ristoranti Filomena e 72. Nel 1999, ha iniziato la sua carriera come chef proprietario presso l'acclamato Namesa. Nello stesso anno inaugura il Ristorante DOM e anche una nuova era per la gastronomia brasiliana, in cui gli ingredienti e la cultura gastronomica del proprio Paese sono protagonisti di una cucina all'avanguardia, sofisticata e sempre sorprendente.